Tra Passo Nota e la Grande Guerra

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Un itinerario facile, adatto a tutti, che abbina le bellezze naturalistiche con il tema della Grande Guerra.

Punto di partenza dell'escursione è Passo Nota, a 1200 metri. Raggiungiamo località Vesio per prendere la strada che entra in Valle di Bondo. Da qui una strada stretta sale al passo con circa 16 tornanti, fino al rifugio gestito dagli alpini di Vesio, punto ideale per lasciare la macchina.

Passo Nota fu utilizzato nei secoli come corridoio di transito di uomini ed eserciti. Tra i combattimenti che si svolsero qui, ricordiamo nel 1848 il ferimento di Carlo Pisacane e nel 1866 l’attacco dei Volontari di Garibaldi prima della battaglia di Bezzecca.

Superato il rifugio degli Alpini dopo cinquanta metri si svolta a destra seguendo il segnavia 421 in direzione Bocca dei Fortini (a sinistra il sentiero scende in val di Ledro). In 15 minuti su comoda mulattiera si raggiunge Passo Bestana (1.274 m) dove è presente la piccola caserma della guardia di finanza austriaca. Continuate per la Val Cerese, sul sentiero 106, con ancora presente il suo stallone ed i fabbricati di origine militare.

Attraverso un sentiero recuperato, si ritorna al rifugio degli Alpini a Passo Nota. Durante la Grande Guerra, tra il 1915 e il 1918, questa zona fu uno dei punti più importanti della prima linea difensiva italiana. Nei pressi del rifugio si possono visitare il comando di sotto-settore, il famoso trincerone in cemento, oltre a trincee, infermerie, baracche per i comandi militari e per le truppe che vennero realizzate con un duro lavoro di fortificazione. Tutte opere le cui tracce si possono ritrovare ancora oggi in buono stato di conservazione.

Poco distante dal passo è presente un piccolo cimitero militare dove riposano i caduti sul fronte di questa zona.