Storie di emigrati in Usa

Floating block

Tremosine sul Garda, come molte altri piccoli borghi italiani, ha conosciuto il fenomeno dell'emigrazione oltreoceano, soprattutto negli anni difficili prima e dopo le due Grandi Guerre. 

Molti tremosinesi si sono ritrovati negli Stati Uniti o in America del Sud, ma non hanno mai dimenticato la loro terra e i loro paesini rurali a piccolo sul Lago di Garda. 

Il fenomeno dell'emigrazione verso l'America

La cosiddetta “grande emigrazione” è quella svoltasi tra fine 1800 e l'inizio del 1900: il fenomeno non si è mai veramente arrestato, continuando anche a cavallo delle due guerre mondiali. 

Le motivazioni che spinsero i tremosinesi ad abbandonare la loro comunità, a volte per tutta la vita e a volte solo per pochi anni, sono di natura strettamente economica, come la chiusura di diverse attività artigianali e industriali nel comune di Tremosine sul Garda, quelle presenti in Val di Brasa, oltre alle crisi a livello nazionale soprattutto tra il 1900 e il 1915.

Per contro, l'inizio dei lavori per la strada della Forra fecero rimanere molti tremosinesi in zona, con la possibilità di guadagnare qualche soldo in più per risanare i debiti o migliorare la qualità della propria vita. 

Storie di emigranti di Tremosine sul Garda

Chi emigrava faceva viaggi lunghissimi, anche più di due settimane di nave, a volte con bambini molto piccoli ed arrivava a New York o nelle principali città del nord America spesso spaesato e con pochi soldi in tasca. 

La rete di chi era emigrato prima aiutava i nuovi arrivati a trovare un lavoro ed un tetto: spesso infatti si partiva proprio perché in America c'erano parenti e amici che potevano dare una garanzia.

Le condizioni di lavoro erano dure, tanto che alcuni tremosinesi raccontano che chi arrivava credeva di trovare “i soldi sugli alberi” ma si scontrava poi con la nostalgia di casa e la fatica. 

Molti hanno però deciso di rimanere: per esempio, alcune donne della comunità tremosinese di North Adams raccontano di una vita migliore per le donne, più libera, con la possibilità di studiare ed emanciparsi. 

I tremosinesi arrivati in Usa raccontavano di essere molto colpiti dalla grandezza dell'America, dagli spazi enormi e dai palazzi, ma anche alla quantità di cibo che avevano a disposizione gli americani.

Agli occhi di chi veniva da paesi prevalentemente agricoli e poveri, era tutto allo stesso tempo, magnifico e spaventoso, come lo era per le altre comunità di italiani emigrati. 

Così lontani, così vicini: il gemellaggio con North Adams 

La comunità tremosinese di North Adams, cittadina americana del Massachusetts, è molto numerosa e chi non è mai tornato dall'America tiene tutt’ora vivi i contatti con Tremosine sul Garda ed i parenti oltreoceano.

Per questo, nel 2005, John Berret sindaco della cittadina americana, propose il gemellaggio al sindaco di Tremosine sul Garda, Francesco Briarava.

Così, con continuità, una delegazione “americana” torna a Tremosine sul Garda per ritrovare i parenti e ricordare gli anni in cui la povertà ha spinto gli abitanti di Tremosine a tentare la fortuna oltreoceano.